Tre isolotti – Gallo Lungo, La Rotonda e La Castelluccia – al largo di Positano con vista su Capri. L’arcipelago di Li Galli è una delle destinazioni più magiche della Costiera Amalfitana. Un piccolo angolo – privato, of course – dove rifugiarsi circondati da acque cristalline incontaminate per ascoltare una leggenda che dura da millenni.
La storia
Gli isolotti de Li Galli hanno una storia affascinante legata ai miti greci: si narra che fossero dimora delle sirene, che con il loro canto ammaliavano i naviganti, conducendoli al naufragio. Il geografo Strabone, nel I secolo a.C., le identificò chiamandole Sirenai o Sirenussai e rimasero avvolti in un’aura di mistero anche nelle epoche successive, diventando un simbolo di bellezza e pericolo legato al mare. Durante l’epoca romana furono probabilmente una base strategica per i naviganti. Dopo secoli di storia, miti e trasformazioni, Li Galli è diventato un luogo per artisti e amanti della bellezza, ma conserva ancora quel fascino misterioso che, secondo la leggenda, rendeva pericoloso avvicinarsi troppo.
Le Corbusier & Li Galli
Nel 1924, Li Galli ha attirato l’attenzione del coreografo russo Léonide Massine che acquistò l’arcipelago e, con l’aiuto dell’architetto svizzero Le Corbusier, costruì una villa e un teatro all’aperto su quello che un tempo era una torre romana, con vista sui Faraglioni di Capri. Successivamente, nel 1988, il ballerino Rudolf Nureyev divenne proprietario delle isole, trasformando la villa in un rifugio artistico in stile moresco e arricchendola con mosaici turchi e andalusi.
Rudolf e la sua isola
Il celebre ballerino e coreografo russo acquistò l’arcipelago de Li Galli nel 1988 e trasformò la villa principale in uno spazio che rifletteva il suo gusto eclettico, utilizzandola come rifugio personale e luogo di ispirazione artistica. Nonostante i progetti iniziali di creare una scuola di danza sull’isola, tali piani non si concretizzarono. Nel settembre 1992, consapevole del peggioramento delle sue condizioni di salute, Nureyev lasciò Li Galli per l’ultima volta, salutando con un bacio la terra che tanto amava. Dopo la sua scomparsa nel gennaio 1993, l’arcipelago rimase disabitato fino a quando fu acquisito dall’imprenditore Giovanni Russo, che ne curò il restauro e la valorizzazione, mantenendo viva la memoria dei suoi illustri proprietari.



Li Galli oggi
Li Galli è attualmente di proprietà dell’imprenditore Giovanni Russo che ha acquisito l’arcipelago nel 1994, dopo la scomparsa di Nureyev. Noto albergatore della Costiera Amalfitana, con una lunga carriera nel settore turistico, Russo annovera tra le sue proprietà l’Hilton Sorrento Palace e il Bellevue Syrene. Sotto la sua gestione, Li Galli è stato trasformato in un esclusivo resort di lusso, mantenendo intatta la bellezza naturale e storica delle isole. Nel 2020, ha avviato le procedure per aggiungere al proprio cognome la dicitura “De Li Galli”, a testimonianza del profondo legame con l’arcipelago.
Come visitare Li Galli
Tappa immancabile dei tour in barca organizzati da Capri 360, le acque che circondano Li Galli fanno parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, rendendo la zona ideale per snorkeling ed immersioni. L’acqua in alcuni punti è cosi trasparente che si possono ammirare i fondali a occhio nudo! Da non perdere!



Credit: Alessandro Moggi