Villa Lysis, una dimora di fascino

Villa Lysis è un gioiello davvero unico per un viaggio nel tempo: qui visse il barone Fersen, circondato da amori e scandali.

Consacrata all’amore e al dolore, come recitano i versi in latino scolpiti sulla facciata, Villa Lysis è uno degli edifici più affascinanti ed enigmatici del Mediterraneo. Questa storica villa non è solo un capolavoro architettonico in stile liberty, ma anche un luogo che racchiude storie di amore, dolore e bellezza decadente. Oggi, Villa Lysis un è un museo di proprietà della Città di Capri che invita i visitatori a esplorare non solo la sua straordinaria architettura, ma anche le sue radici culturali e il suo significato nella storia dell’isola.

La storia di Villa Lysis

Villa Lysis fu progettata dall’architetto francese Édouard Chimot e costruita nel 1905 per volere di Jacques d’Adelswärd-Fersen, dandy aristocratico francese che trovò rifugio a Capri dopo lo scandalo che aveva travolto la sua vita a Parigi. Esiliato dalla società per presunte “messe nere” con giovani studenti, Fersen si trasferì a Capri e qui volle creare un luogo che incarnasse la sua visione della bellezza e del piacere estetico, ispirato sia alla cultura classica che al simbolismo. Il nome della villa si rifà, infatti, a Liside, uno dei dialoghi di Platone, che esplora il tema dell’amicizia e dell’amore. Questo nome riflette il desiderio del suo fondatore di creare un luogo dedicato all’arte, alla contemplazione e alla libertà personale. Ed è qui che nacque la sua relazione con Nino Cesarini: i due furono protagonisti di una delle storie d’amore più controverse dell’inizio del XX secolo. 

Amore & dolore

Il barone e il giovane modello italiano vissero insieme nella residenza caprese che, in breve tempo, divenne un luogo di ritrovo per intellettuali e artisti dell’epoca, tra cui Jean Cocteau e Gabriele D’Annunzio. La relazione tra i due, sebbene controversa e malvista per l’epoca, è stata immortalata in numerose opere d’arte e continua a suscitare interesse per la sua intensità e per il contesto culturale in cui si svolse. Dopo la morte di Fersen – avvenuta il 5 novembre 1923 a Capri – ci furono numerose speculazioni e reazioni contrastanti. Il barone fu trovato morto a Villa Lysis, probabilmente a causa di un’overdose di cocaina mescolata a champagne. Tuttavia, non è mai stato completamente chiaro se si sia trattato di un suicidio deliberato o di un tragico incidente.

Un museo di cultura e bellezza

Oggi, Villa Lysis è aperta al pubblico ed è diventata un museo tra i più gettonati del panorama culturale isolano. Restaurata con cura, la villa conserva il suo fascino originale, offrendo uno sguardo intimo sulla vita di Jacques d’Adelswärd-Fersen e sul mondo che aveva creato. Le stanze della villa sono ricche di dettagli decorativi e testimonianze della vita del fondatore, mentre le esposizioni temporanee ospitate al suo interno esplorano temi legati all’arte, alla letteratura e alla storia di Capri. Uno dei punti forti è il giardino che circonda la villa. Con una vista mozzafiato sul porto di Marina Grande e su tutto il golfo di Napoli, il parco La Gloriette è un luogo perfetto per contemplare la bellezza naturale dell’isola. E non solo. Villa Lysis è anche un teatro en plain air per concerti, presentazioni di libri ed eventi culturali organizzati da Ápeiron, associazione che gestisce il sito. Siete innamorati? Sceglietela come location per il vostro matrimonio! Non esiste al mondo luogo più romantico per un matrimonio come quelli organizzati da Diana Sorensen di Sugokuii Events

Come raggiungerla

Villa Lysis si trova poco distante dal centro di Capri, nel quartiere di Tiberio, raggiungibile soltanto a piedi con una piacevole passeggiata panoramica di circa 30/40 minuti. È consigliabile verificare gli orari di apertura e le esposizioni temporanee in programma per sfruttare al meglio la visita.